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"Quello che cantiamo è un Mediterraneo ostinato, combattente, resistente che non si arrende.Ostinato come siamo noi popoli mediterranei, forti, antichi, testardi e resilienti.
 Ostinato come la ripetizione in musica che diventa stordimento, trance e rituale a cui abbandonarsi.
".
 Stefano Saletti
 
 "Io vado madre, se non torno la mia anima sarà parola per tutti i poeti".
 Abdulla Goran, Poeta curdo
 
 Clicca qui per vedere il video di "Anima de moundo".
 
 Quello di Stefano Saletti & Banda Ikona è un Mediterraneo ostinato, combattente, resistente che non si arrende, come cantano nel brano che dà il titolo all'album.
 Ostinato come l'identità di un Sud generoso che si difende dal pensiero unico dominante e da un'omologazione culturale, sociale, economica e politica che ha prodotto nuove emarginazioni e un divario sempre crescente tra ricchezza e povertà.
 
 Il disco, che esce per l’etichetta Finisterre, diventa così una sorta di manifesto di un nuovo possibile "Mediterranean Power" nel nome di un passato fatto di arte, cultura, porti aperti, incontri, scambi che come una grande rete si sono intrecciati creando nuovi percorsi, storie condivise e una comune anima mediterranea.
 E' cantato in Sabir, antica lingua del Mediterraneo che Saletti ha riportato in vita dall'oblio della storia per farla rivivere nelle sue composizioni originali che attingono anche al grande patrimonio della letteratura mediterranea da Calvino a Pasolini a Alda Merini da Matvejevic a Machado e Kavafis da Cecco Angiolieri a Rilke al poeta curdo Abdulla Goran.
 Perché nel Mediterraneo tutto si tiene: le piazze assolate a mezzogiorno e il buio che accompagna le rotte dei migranti, la gioia e la disperazione, il bene e il male.
 
 Dodici brani che raccontano le storie e le passioni di un mare che unisce e non divide, che fa dialogare popoli con tradizioni differenti ma che da sempre hanno saputo vivere e convivere.
 
 Dopo il successo dei precedenti dischi "Soundcity" e "Folkpolitik" il nuovo lavoro discografico di Stefano Saletti & Banda Ikona, chiude una trilogia dedicata a raccontare il difficile dialogo tra la sponda nord e sud, i drammi dei migranti, la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le "strade" del Mediterraneo.
 
 Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori.
 
 Compagni di viaggio di Stefano Saletti, polistrumentista che suona oud, bouzouki, saz, chitarra, piano, percussioni, sono i musicisti che da quindici anni fanno parte della Banda Ikona: Barbara Eramo (voce), Gabriele Coen (clarinetto e sax), Mario Rivera (basso acustico), Giovanni Lo Cascio (batteria e percussioni), con Carlo Cossu (violino), Arnaldo Vacca (percussioni), Yasemin Sannino (voce), Gabriella Aiello (voce), insieme a prestigiosi ospiti Riccardo Tesi (organetto), Lucilla Galeazzi (voce), Nando Citarella (voce e tammorra), Nabil Salameh (voce), Alessandro D'Alessandro (organetto), Pejman Tadayon (ney, daf), Giovanna Famulari (violoncello), Renato Vecchio (duduk, ciaramella), Baobab ensemble (coro).
 Un grande ensemble mediterraneo, un collettivo di musicisti che condivide arte, musica e passione.
 
 MEDITERRANEO OSTINATO
 1 - Anima de moundo (S.Saletti) 4:54
 2 - Star la louna (S.Saletti) 4:23
 3 - Boulegar (S.Saletti - N.Salameh) 6:07
 4 - Canterrante (S.Saletti) 5:04
 5 - Mediterraneo Ostinato (S.Saletti) 5:03
 6 - Il sono del Mistral (S.Saletti) 4:39
 7 - Nare nare (traditional) 5:12
 8 - Ithaki (S.Saletti) 4:45
 9 - Se fossi foco (traditional/S.Saletti) 3:53
 10 - Moucha mia (S.Saletti) 4:10
 11 - Mareia (S.Saletti) 1:21
 12 - Cantar (S.Saletti) 6:35
 
 Produced and arranged by Stefano Saletti
 Executive producer: Erasmo Treglia for Finisterre
 Recorded and Mixed at Four Winds Studio (Rome) by Stefano Saletti and Bertrand Morane
 Mastered by Fabrizio De Carolis, Reference Studio (Rome)
 
 Cover: image by Claudio Martinez
 Booklet photos: Casbah Algeri by Stefano Saletti
 Banda IKona photo: Roberto Moretti
 Artwork: Roberto Saletti
 
 Thanks to:
 Eugenio Saletti, Fabrizio De Carolis, Claudio Martinez, Roberto Moretti, Paolo Damiani e Laura Di Pietro - Artigiani digitali, Veronica Olmi e il Teatro di Villa Pamphilj, Gilda Petronelli - Menti associate, Stefano Cioffi, Marco Abbondanza - Festival Sete Sóis Sete Luas, Massimo Popolizio, Flavio Severini, Gennaro Damato, Felice Liperi, Massimo Provinciali, Gianluca Dessì, Bruno Piccinnu, Timisoara Pinto, Andrea Satta, Gea Satta, Naima Palma, Noemi Bernardi, Federico Bernoni, l'amato Baobab ensemble, tutta la grande famiglia Ikona fatta di amicizia, stima e passione condivisa.
 
 Info, contacts on www.stefanosaletti.it - info@stefanosaletti.it
 Press office: Fabiana Manuelli - stampa@fabianamanuelli.it
 
 Banda Ikona:
 Stefano Saletti: vocals, bouzouki, oud, saz, classic guitar, chitarra battente, tzouras, gambrì, cavaquinho, piano, bodhran, tammorra, marranzano
 Barbara Eramo: vocals
 Gabriele Coen: clarinet, bass clarinet, sax
 Mario Rivera: acoustic bass, double bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set, darbouka, riq
 
 with
 Yasemin Sannino: vocals (1, 7, 11)
 Gabriella Aiello: vocals (5, 10)
 Carlo Cossu: violin
 Arnaldo Vacca: bodhran, canjira, riq, dumbak, udu, tamburello, talking drums, legnetti, shaker
 
 and:
 Lucilla Galeazzi: vocals (4, 9)
 Nabil Salameh: vocals (3)
 Riccardo Tesi: organetto (4, 8, 9, 12)
 Alessandro D'Alessandro: organetto (1, 2, 5, 10)
 Nando Citarella: vocals, tammorra, marranzano (10)
 Pejman Tadayon: ney (3) ney, daf, vocals (6)
 Giovanna Famulari: cello (4, 11, 12)
 Renato Vecchio: duduk (7), ciaramella (1, 12)
 Baobab ensemble: choir (3)
 
 TESTI
 
 1 - ANIMA DE MOUNDO (S.Saletti)
 Io vado madre, se non torno la mia anima sarà parola per tutti i poeti.
(Abdulla Goran - poeta curdo)
 
 Stefano Saletti: vocals, bouzouki, classic guitar, marranzano
 Barbara Eramo: vocals
 Yasemin Sannino: vocals
 Alessandro D'Alessandro: organetto
 Renato Vecchio: ciaramella
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set, bodhran
 Arnaldo Vacca: bodhran, shaker, legnetti
 
 Madré terra terra e maré
 artimon mas grande diellou
 o qouanto ti suzar de mi
 o qouanto mi amar per ti
 Anima de moundo
 Grande maré Maré bianco
 séparar il béné e il malé
 Maré bianco da prégar
 da piangir e da cridar
 Anima de moundo
 
 Iam hagadiol ak-deniz
 mittelmeer al bahr al rum
 Anima de moundo
 mittelmeer al bahr al rum
 
 maré bianco ostinar
 combatir e non si fermar
 grandé maré de persona
 qué si andar deffendir
 madré terra terra e maré
 Si andar e non tornar
 imago devenir parola
 per toutto lo scriban
 
 traduzione
 Madre terra, terra e mare
 mezzana (*) più alta di lui
 oh quanto mi risvegli
 oh quanto ti amo
 Grande mare, mare bianco
 che separi il bene e il male
 Mare bianco da pregare
 da piangere e gridare
 Anima del mondo
 
 Grande mare Mare bianco
 Mare di mezzo Mare di Rumelia (**)
 Anima del mondo
 Mare di mezzo Mare di Rumelia
 
 Mare bianco ostinato
 che combatte e non si ferma
 grande mare della gente
 che si difende
 Madre terra, terra e mare
 Se io vado e non torno
 la mia immagine sarà parola
 per tutti gli scrivani
 
 (*) vela dell'albero di poppa dei velieri
 (**) così gli Arabi chiamavano il mare romano-bizantino
 
 2 - STAR LA LOUNA (S.Saletti)
 Ispirato da una melodia tradizionale sefardita.
 
 Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo, ma forse al chiaro di luna
mi fermerò il tuo momento quanto basti per darti un unico bacio d'amore (Alda Merini)
 
 Stefano Saletti: saz, bouzouki
 Barbara Eramo: vocals
 Gabriele Coen: clarinet
 Alessandro D'Alessandro: organetto
 Carlo Cossu: violin
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set, darbouka
 Arnaldo Vacca: bodhran, canjira, riq, shaker
 
 Star la louna in syelo, ostinata
 star la mano qué serrar la mano
 star la luce bianca qué escondir
 star la terra amiga amiga de mi
 Mi andar ma... madré ma
 ove star madré de mi
 si non tornar aki sempre sabir
 mi star fioré rosso da prendir
 Star la stella in maré, ostinata
 star la noté négra da passar
 Mi star nato per cantar alla louna
 mi star nato per cerkar fortouna
 
 Mi andar ma... madré ma
 ove star madré de mi
 Ti mirar madré madré
 Mi dgirar per ti bachiar
 
 Star la louna in syelo, ostinata
 star la mano qué serrar la mano
 Mi star nato per cantar alla louna
 mi star nato per cerkar fortouna
 Sta la luna in cielo, ostinata
 sta la mano che stringe la mano
 sta la luce bianca che si nasconde
 sta la terra amica mia amica
 
 traduzione
 Io vado madre
 dove sei madre mia
 se non torno qui sappi sempre
 che sarò un fiore rosso da prendere
 Sta la stella in mare, ostinata
 sta la notte scura da passare
 io sono nato per cantare alla luna
 io sono nato per cercare fortuna
 
 Io vado madre
 dove sei madre mia
 ti guardo madre
 mentre mi volto per baciarti
 
 sta la luna in cielo, ostinata
 sta la mano che stringe la mano
 io sono nato per cantare alla luna
 io sono nato per cercare fortuna
 
 3 - BOULEGAR (S.Saletti-N. Salameh) - feat. Nabil Salameh
 Ispirato da una melodia tradizionale curda
 
 Il suono largo del mare scaccia le nostre ansie
e il suo respiro maestoso ci restituisce il ritmo perduto 
nella rincorsa quotidiana con la vita
(Rainer Maria Rilke)
 
 Stefano Saletti: vocals, saz, bouzouki, oud, tzouras, classic guitar, piano
 Nabil Salameh: vocals
 Barbara Eramo: vocals
 Gabriele Coen: sax
 Pejman Tadayon: ney
 Carlo Cossu: violin
 Mario Rivera: double bass
 Arnaldo Vacca: bodhran, triangle, shaker
 Baobab ensemble: choir
 
 Boulégar, se suzar, abrazar aneb amar
 agioudar, souvenir, amousar a se foundir
 Boulégar, rigretar e amar sentza fougar
 Rinversar, rivoltar e donar vita de mi
 Il sonar largo del marè souprimar paoura di noi
 il respirar grande donar il rein perdir
 
 e andar sackadgio
 e andar e révenir
 se perdir e incadénar
 ablar gratzia de mi
 
 traduzione
 Mescolarsi, svegliarsi, abbracciarsi giuggiola amata
 aiutare, ricordare, divertirsi a fondersi
 Mescolarsi, rimpiangere e amare senza soffocare
 rovesciare, rivoltarsi fino a donare la vita
 Il suono largo del mare scaccia le nostre ansie
 e il suo respiro maestoso ci restituisce il ritmo perduto
 
 e andare come un relitto
 a andare e tornare
 perdersi e incatenarsi
 chiedendo la grazia
 
 4 - CANTERRANTE (S.Saletti) - feat. Lucilla Galeazzi
 Alì dagli Occhi Azzurri uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri sulle barche varate nei Regni della Fame 
(P.P.Pasolini)
 
 Stefano Saletti: classic guitar, cavaquinho
 Lucilla Galeazzi: vocals
 Gabriele Coen: sax
 Riccardo Tesi: organetto
 Giovanna Famulari: cello
 Mario Rivera: double bass
 Arnaldo Vacca: bodhran, cajon, shaker
 
 Notte di luna piena
 Notte che porti via
 Notte che così sia
 Che più nera non ce n'è
 Notte che guardi indietro
 Che ondeggi e mi confondi
 Notte di oscuri sogni
 Più nera non ce n'è
 
 Correrai salterai via di qui
 Riempirai il mare di pane e colori
 Senza rete voli via
 Correrai griderai io sono qui
 Riempirai gli occhi di sale e dolori
 Senza rete voli via
 Senza rete così sia
 
 Prendila tra le mani
 Bianca ti guiderà
 Seguila di nascosto
 toccala tirala a te
 Notte perduta notte
 Che fai paura ai gatti
 Che porti il sole ai matti
 Più nera non ce n'è
 
 5 - MEDITERRANEO OSTINATO (S.Saletti)
 Stefano Saletti: vocals, chitarra battente, bouzouki, classic guitar, bodhran
 Gabriella Aiello: vocals
 Gabriele Coen: bass clarinet
 Carlo Cossu: violin
 Alessandro D'Alessandro: organetto
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set
 Arnaldo Vacca: tamburello
 
 Annìnnia Annina bella
 ke qouando ti venir sembiar ouna stella
 o qouanto mi amar de ti
 o qouanto il couoré mi battir
 Mi star bianco maré ostinar
 qué combatir e non si fermar
 grandé maré de persona
 qué si andar a deffendir
 Annìnnia Annina bella
 quanno che arrivi tu pari na stella
 Quantu t'amau t'amau lu core meu
 Quantu t'amau t'amau lu core meu
 Mare Nostrum ostinatu
 che se batte e non s'arrenne
 granne mare della gente
 Mediterraneo se difenne
 
 Mi quérir moucho per ti
 maré bianco andar a combattir
 par hemin thalassa ti star par hemin thalassa (*)
 
 Mediterraneo grande mare
 che divide lu bene e il male
 Mediterraneo da pregare
 da piagnere e urlare
 Mediterraneo resistente
 Ostinatu e irriverente
 Mediterraneo non s'arrenne
 Mediterraneo combattente
 
 Sei acqua e poi sei sale
 Sei terra arsa dal sole
 sei l'odore acre del mare,
 sei il bene e sei il male
 Sei il gusto trionfante della vita,
 sei la noia tra le dita
 sei le piazze vuote a mezzogiorno,
 sei andata senza ritorno
 Sei dramma e sei il lamento
 sei il canto jondo del flamenco
 sei ulivo che fiorisce
 sei il fato che ci unisce
 sei frenesia e tarantella,
 pizzica e saltarella,
 sei il ritmo aksak dei Balcani
 sei il canto rom dei gitani
 sei il muro che ci uccide
 sei il muro che ci piange
 sei Sarajevo assediata
 sei Peshmerga che combatte
 Sei acqua e poi sei sale
 Sei terra arsa dal sole
 sei l'odore acre del mare,
 sei il bene e sei il male
 
 (*) "Il mare che si trova accanto a noi". Così Platone chiamava il Mediterraneo
 
 6 - IL SONO DEL MISTRAL (S.Saletti)
 Dedicato a Hevrin Khalaf, vittima dell'odio e della violenza
 
 Stefano Saletti: vocals, saz, oud, piano
 Barbara Eramo: vocals
 Pejman Tadayon: ney, daf, backing vocals
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: darbouka
 Arnaldo Vacca: dumbak, riq, shaker
 
 Fermar a sentir il vento mi non poudir andar
 Mi sentir il sono del Mistral
 Venir commé ouno rayon verdé qué far loumé de mi
 Star maréia de la luz
 
 Hevrin, evina min (*)
 
 Forar ouno fouogo dentro qué prendir l'anima de mi
 Mi sentir il souono qué mi tocar
 Fermar a aspétar il vento qué mi portar fora de aki
 Mi sentir il soffio del Mistral
 
 Fermo ad ascoltare il vento non posso andare via
 Sento il suono del Maestrale
 Arriva come un raggio verde che m'illumina
 è il riflesso della luce
 S'alza un fuoco dentro che mi ruba l'anima
 Sento il sonno che mi sfiora
 Fermo ad aspettare il vento spero che mi porti via
 Sento il soffio del Maestrale
 
 (*) Hevrin, amore mio
 
 7 - NARE NARE  (traditional)
 Brano tradizionale armeno
 
 Stefano Saletti: oud, piano, classic guitar
 Yasemin Sannino: vocals
 Barbara Eramo: backing vocals
 Renato Vecchio: duduk
 Mario Rivera: acoustic bass
 Arnaldo Vacca: bodhran
 
 naren yelel e sarsadzi gerta
 mazer artsagel sogalov gerta
 yaroç açkeri gakavi niman
 ser anelen yar yelel u gerta
 
 ay nare nare cigaris dag e
 im siradz yaris ah minucar e
 
 sareri yegnig du ciknag nare
 hazarner im yar sird gi himaye
 garodadz açkin du siro yeraz
 himayvadz deskin du ciknag nare
 
 8 - ITHAKI (S.Saletti)
 E se la trovi povera, Itaca non t'ha illuso. Reduce così saggio, così esperto,
avrai capito che vuol dire un'Itaca. (K.Kavafis)
 
 Stefano Saletti: classic guitar, bouzouki, gambrì
 Barbara Eramo: vocals
 Gabriele Coen: clarinet
 Riccardo Tesi: organetto
 Carlo Cossu: violin
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: darbouka, riq, drums set
 Arnaldo Vacca: udu, talking drums, canjira, shaker
 
 Qouando ti mettir in viagio per Ithàki
 ti dévir désirar qué la strada star lounga
 Sempré ti dévir tenir in testa Ithàki
 di arrivar star pensiéré pensiéré fixato
 
 Viator non avir camino
 sé fazir camino al andar
 
 Ithàki ti donar il bello viagiar
 sentza di ella mai ti partir
 qué altro ti aspetar qué altro ti volir
 Ithàki non ti laschiar Ithàki ti ajudar
 
 Viator non avir camino
 sé fazir camino al andar
 Caminante no hay camino,
 se hace camino al andar (*)
 
 traduzione
 Quando ti metti in viaggio per Itaca
 devi desiderare che la strada sia lunga
 sempre devi tenere a mente Itaca
 arrivare è il tuo pensiero fisso
 
 Viaggiatore non esiste il cammino
 il cammino si fa andando
 
 Itaca ti dona il bello del viaggio
 senza di lei non saresti mai partito
 qua altro ti aspetti che altro vuoi
 Itaca non ti lascia Itaca ti aiuta
 
 (*) Antonio Machado
 
 9 - SE FOSSI FOCO (S.Saletti- testo di Cecco Angiolieri) - feat. Lucilla Galeazzi
 
 Stefano Saletti: classic guitar, bodhran
 Lucilla Galeazzi: vocals
 Gabriele Coen: bass clarinet
 Riccardo Tesi: organetto
 Carlo Cossu: violin
 Mario Rivera: acoustic bass
 Arnaldo Vacca: bodhran, shaker
 
 S'i' fosse foco, arderei 'l mondo;
 s'i' fosse vento, lo tempesterei;
 s'i' fosse acqua, i' l'annegherei;
 s'i' fosse Dio, mandereil'en profondo;
 s'i' fosse papa, sare' allor giocondo,
 ché tutti cristïani imbrigherei;
 s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?
 A tutti mozzarei lo capo a tondo.
 S'i' fosse morte, andarei da mio padre;
 s'i' fosse vita, fuggirei da lui:
 similemente farìa da mi' madre.
 S'i' fosse Cecco, com'i' sono e fui,
 torrei le donne giovani e leggiadre:
 e vecchie e laide lasserei altrui.
 
 10 - MOUCHA MIA (S.Saletti) - feat. Nando Citarella
 Testo ispirato da una storia tradizionale calabrese
 
 Stefano Saletti: vocals, bouzouki, tammorra, bodhran, legnetti
 Nando Citarella: vocals, marranano, tammorra
 Gabriella Aiello: backing vocals
 Gabriele Coen: sax
 Carlo Cossu: violin
 Alessandro D'Alessandro: organetto
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set, tammorra
 Arnaldo Vacca: tamburello
 
 Moucha mia noi skuzar
 kwesto populo fazer kulpa
 Non lasar katibo pensyeri,
 ma tradir di malu. Amen.
 Moucha mia non va pensar
 mareia mi non gantar
 dispiacer moucho per mi
 cosa ti querir counchar
 
 Se mi star al logo de ti
 ti laschiar counchar per mi
 se mi star al logo de ti
 mi tazir e non respondir
 
 Qouando ti mirar per ellou
 dispiacher mouchou per mi
 star Francis, Inglis, Esbagniol, Portugues, Nabolitan
 Qouando ti ablar per ellou
 dispiacer moucho per mi
 star Toscan, Nemsa, Danes, Moskovit, Amerikan
 
 traduzione
 Bella mia noi ti chiediamo scusa
 questo popolo ha colpa
 non avere cattivi pensieri
 ma liberaci dal male, amen
 Bella mia non ci pensare
 lo specchio non l'ho preso
 mi dispiace molto
 cosa chiedi di fare?
 
 Se fossi al posto tuo
 lascerei fare a me
 se fossi al posto tuo
 starei zitta e non risponderei
 
 Quando lui ti ammira mi dispiace molto
 è Francese, Inglese Spagnolo, Portoghese, Napoletano
 Quando ci parli mi dispiace molto
 è Toscano, Austriaco, Danese, Russo, Americano
 
 11 - MAREIA (S.Saletti)
 Stefano Saletti: bouzouki
Giovanna Famulari: cello
 
 12 - CANTAR (S.Saletti)
 Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere (I.Calvino)
 
 Stefano Saletti: vocals, bouzouki
 Barbara Eramo: backing vocals
 Yasemin Sannino: backing vocals
 Gabriele Coen: clarinet
 Riccardo Tesi: organetto
 Giovanna Famulari: cello
 Renato Vecchio: ciaramella
 Mario Rivera: acoustic bass
 Giovanni Lo Cascio: drums set
 Arnaldo Vacca: udu, canjira, shaker
 
 Andar cercar ouno dgiorno nouovo da rigouardar
 Lontano ouna mano per lagrimar
 Cercar oun camino per il nomé de mi
 Diskiarar mi vivir dentro ouna palabra
 Ouno dgiorno mi vedir ouno oumbré
 Que ablar mi: mi vivir dgia troppo
 Qouanto dolor poudir tenir ouno oumbré solo
 Qouanto dolor poudir mirar ouno oumbré solo
 
 Ma lontano qualqué douno cantar
 lontano qualqué douno cantar
 
 traduzione
 Andare cercare un giorno nuovo da riguardare
 lontano una mano per lacrimare
 cercare una strada per il mio nome
 dichiarare io vivo dentro una parola
 Un giorno ho incontrato un uomo
 Che mi disse ho vissuto già troppo
 quanto dolore può sopportare un uomo
 Quanto dolore può guardare un uomo solo
 
 Ma lontano qualcuno canta
 
 
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